a cura della redazione

Un 58 enne italiano residente a Palestrina è stato restato nelle scorse ore su richiesta dalla procura di Tivoli e subito accolta dal tribunale per violenza sessuale e maltrattamenti. A notificargli il provvedimento gli agenti del pool antiviolenze del commissariato di Tivoli, titolari delle indagini.

Secondo l’accusa l’uomo si infilava nel letto della figlia e ne abusava. Violenze coperte con mille attenzioni, manipolazioni, sotterfugi, giocattoli. La vittima è una bambina di 13 anni che per tre anni ha subito in silenzio gli abusi del padre, finché, dopo aver seguito una lezione su sesso e violenze, ha rotto il muro con una amichetta raccontando l’inconfessabile.

Gli investigatori hanno accertato che il papà orco aveva già fatto vivere nell’incubo la precedente compagna e il loro figlio.

Nel corso delle perquisizioni disposte a carico dell’indagato dal procuratore capo di Tivoli Francesco Menditto sono stati importanti elementi di riscontro a quanto rivelato da mamma e figlia tra i quali alcuni preservativi nascosti in un orsacchiotto di peluche, un fucile a piombini con il quale in passato l’uomo aveva sparato la gamba del figlio all’epoca dodicenne, oltre, ad emblemi e pubblicazioni richiamanti l’ideologia nazista e del fascismo.

Nella misura cautelare in carcere firmata dal gip la personalità dell’indagato viene descritta come ”violenta, prevaricatrice e rivelatrice dell’incapacità di reprimere le pulsioni lesive dell’altrui integrità fisica e psicologica, oltre che indifferente ai legami familiari e della convivenza civile”.