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Patrizio VS Oliva, al teatro di Colleferro uno spettacolo da non perdere sulla vita del celebre campione

a cura della redazione

 

Il Campione olimpico medaglia d’oro a Mosca nel 1980 Patrizio Oliva porta su un ring immaginario il racconto della sua vita tormentata. La sua determinazione a prendere a pugni più che gli avversari le ferite della vita, hanno reso straordinaria la sua parabola sportiva.

Uno spettacolo straordinario che arriva per la prima volta al Teatro Vittorio veneto di Colleferro il prossimo 11 marzo. I biglietti potranno essere acquistati al botteghino il giorno dello spettacolo e quello precedente dalle 15,30 alle 19,30 e fino all’orario di inizio dello spettacolo. Agevolazioni per i giovani under 25.

Patrizio Oliva, uno dei più grandi pugili della boxe italiana è protagonista con Rossella Pugliese nel spettacolo tratto da “Sparviero – La mia storia” per la regia di Alfonso Postiglione. 

Ananke, per gli antichi greci Dea pre-olimpica del Fato, della Necessità dell’agire umano, era definita da Omero la “necessità di combattere”. Patrizio Oliva è stato uno dei più grandi pugili della boxe italiana. Scorrendo la sua vita appare evidente come sia stata una qualche Ananke a seguirlo da vicino e le sue fatiche sportive ci ricordano le gesta di un semidio. La sua determinazione a prendere a pugni, più che gli avversari, le ferite della vita, hanno reso la sua parabola sportiva ineluttabile: titoli italiani, oro olimpico, titolo europeo, titolo mondiale… Ma nel ring aperto di un teatro, la sua storia ci racconta le peripezie, le crisi, gli ostacoli che ad ogni passo, sia tu un uomo o un semidio, ti fanno dubitare, anche solo per un attimo, che il tuo destino sia già scritto.

Tra i vapori di una sauna olimpica, dove nel tempo sospeso di una preoccupante seduta, si sudano i grammi di troppo per rientrare nel peso consentito, tra i fumi delle macerie di un terremoto familiare più esistenziale che fisico, tra le nuvole bianche su cui troppo presto è volato a riposare un amato fratello, ci convinciamo che Patrizio facendosi, da pugile-semidio, un semplice attore, sia il solo che può raccontare la sua storia. O pugile, semidio e attore sono forse sinonimi?