
Poli, un anno senza Mario. L’83enne è ancora nel limbo degli scomparsi
L’ultimo fotogramma lo ritrae mentre, curvo e sofferente, si muove verso il labirinto cupo della metropolitana
Era il 30 ottobre 2019. Mario Paolucci, di 83 anni, scompare da Poli (Rm). Al momento della sparizione calzava un cappello blu con visiera. Indossava una giacca blu, maglioncino grigio scuro, pantaloni beige, stivaletti neri in pelle. Portava occhiali da sole con montatura nera, un orologio analogico e possedeva un portafoglio marrone. Del caso se ne occupò, a novembre di un anno fa, la trasmissione “Chi l’ha Visto” e diverse furono le segnalazioni. L’ultima risale al febbraio scorso quando sarebbe stato avvistato nei pressi della Stazione Tiburtina.

Anche l’Associazione Penelope Lazio onlus, nella persona del responsabile Rocco Micale, si occupò, sin dagli esordi, di questa complessa vicenda, coadiuvato dagli uomini della locale caserma dei carabinieri al comando del Maresciallo Maggiore Antonino Riccardi. Ma di Mario non si hanno notizie certe da un anno ormai. Da quando, intorno alle 15 di quel fatidico 30 ottobre, si allontana da Poli prendendo il pullman che da Piazzale Orziere fa capolinea a Ponte Mammolo. Nelle intenzioni dell’anziano signore (una persona fragile, non in grado di chiedere aiuto), secondo le ricostruzioni degli esperti e degli inquirenti, per raggiungere Roma, dove vive l’altra figlia. Ma dalla signora Laura non è mai arrivato. Le tracce di Mario si perdono a Ponte Mammolo. L’ultimo fotogramma lo ritrae mentre, curvo e sofferente, si muove verso il labirinto cupo della metropolitana.

