
Policlinico Tiburtino, il nuovo ospedale che “spaventa” il territorio
Il progetto ai nastri di partenza. E intanto negli ospedali limitrofi si soffre la fame
Sono appena iniziati i sopralluoghi per la realizzazione del cantiere del nuovo Policlinico Tiburtino che sorgerà tra Tivoli e Guidonia e già sono iniziate le prime lamentele. A sollevarsi sono i territori limitrofi all’area tiburtina, dove gli ospedali soffrono da sempre, per carenze strutturali e di personale. Da Palombara Sabina fino a Subiaco, passando per Palestrina e Colleferro, sono in tanti a chiedersi il perchè di un nuovo ospedale nell’attuale situazione di emergenza locale.

Su questo tema la Cgil di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene ha organizzato per giovedì 7 novembre una prima tavola rotonda sul nuovo progetto. All’assemblea parteciperanno Giuseppe Quintavalle (Direttore Asl Roma 5), Marco Vincenzi (Capogruppo PD Regione Lazio), Antonio Vallone (Presidente sezione sanità Unindustria), Marta Bonafoni (Capogruppo Lista Civica Regione Lazio), Daniele Leodori (Vicepresidente della Regione Lazio), Alessio D’Amato (Assessore alla Sanità Regione Lazio) e Michele Azzola (Segretario Generale della Cgil di Roma e Lazio)
Inoltre sono stati invitati i sindaci di Tivoli e di Guidonia. Per ora non sono stati avvisati i primi cittadini di Palestrina e Colleferro, che hanno istituito un fronte di opposizione contro lo “strapotere di Tivoli” nella gestione delle risorse dell’Asl Rm5.
Il nuovo ospedale tiburtino sorgerà nell’area a confine con Albuccione, ma nei confini del comune di Tivoli, sui terreni dell’ex Pio Istituto Santo Spirito, oggi amministrati dalla Asl. Per la sua realizzazione ci saranno a disposizione poco più di 76 milioni di euro. L’iter è ai nastri partenza, restano solo da sciogliere dei nodi rispetto ad alcuni vincoli che riguardano l’area interessata, ma l’ospedale si farà.
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