
Praeneste nelle antiche stampe, oggi lezione di letteratura su Palestrina
La vasta letteratura su Palestrina, con particolare riferimento agli aspetti storici ed archeologici, viene ad ampliarsi in continuazione, quasi mensilmente, ed in sedi non sempre facilmente diffuse ed accessibili. Da sempre appassionato di ricerche bibliografiche, lo scrivente nel 1989 pubblicò una Guida bibliografica di Palestrina (Collana trentapagine, n. 17, Circolo Culturale Prenestino “R. Simeoni”) che riguardava tutti gli aspetti attinenti alla Città, compresi quelli storici ed archeologici. Alcuni anni dopo dette alle stampe, per conto dell’Istituto Italiano di Storia Antica, una ricerca dedicata esclusivamente ad argomenti di carattere archeologico: Bibliografia archeologica di Palestrina (Miscellanea Greca e Romana XX, 1996, pp. 207-245); in essa sono elencati solo studi, articoli, saggi, recensioni, relativi agli aspetti storici ed archeologici di più stretta pertinenza, tralasciando quelli che si limitano a brevi e non significative citazioni; i titoli sono elencati per autore e suddivisi in diciassette sezioni, per un numero complessivo di circa 750.
Le ricerche bibliografiche sull’archeologia prenestina sono continuate e ci hanno portato a conoscere più di duemila titoli che vanno dal XVI sec. ad oggi. Dall’esame approfondito di ogni testo è scaturito un nuovo stimolo: quello della catalogazione delle numerose stampe, disegni, incisioni relative a Palestrina, alle sue vedute, alle sue antichità, ai suoi personaggi. Poiché il materiale raccolto è molto ed interessante, si è ritenuto opportuno stilare un catalogo, anche in questo caso, suddiviso per argomenti, per favorire quanti volessero dedicarsi a studi più mirati sulla Città.
Abbiamo iniziato questa avventura nel 2013, pubblicando Antichità di Praeneste nelle stampe, un primo volume dove sono raffigurati sculture, rilievi, terrecotte, iscrizioni, monete ed altri oggetti, eccettuati i mosaici e la bronzistica (ciste e specchi); trattasi di incisioni, disegni, litografie pubblicate in volumi che vanno dal XVI al XX secolo.
Il secondo volume (2017) è dedicato ai mosaici di Praeneste, in cui la parte del leone spetta al mosaico Barberini o “nilotico”, ma non mancano disegni, incisioni e litografie di mosaici meno noti, come quello raffigurante il “rapimento d’Europa”, oggi in Germania, quelli siti nella chiesa di “S. Maria in Trastevere” in Roma e, ancora in situ, quello “dei pesci”.
Le opere riprodotte vanno dal 1627 circa, con i primi disegni del mosaico Barberini commissionati da Cassiano Dal Pozzo, al 1928, con la raffigurazione di due giraffe, riprese dallo stesso mosaico, eseguita dall’antropologo tedesco Laufer Berthold. Molte immagini, in particolare quelle inserite in volumi più comuni della bibliografia prenestina, sono note al mondo scientifico; altre, si può dire, sono “inedite” non solo al grande pubblico, ma anche agli studiosi, perché parti di testi poco o affatto conosciuti, o perché mai state citate in studi posteriori alla loro prima pubblicazione.
Nei due volumi suddetti, tutte le opere sono state riprodotte in bianco e nero e in ordine cronologico e, per meglio inquadrare gli Autori, per ciascuno è stata redatta una breve biografia.
Oggi pomeriggio, sull’argomento delle stampe prenestine, l’autore dei due volumi terrà una conferenza nell’ambito dei corsi formativi dell’Università delle tre Età nella sala convegni ITOP di Palestrina (ore 16,30).