
Prendono a pugni la vittima e gli spaccano l’auto: storia di cravattari violenti a Montecompatri
a cura della redazione
Avevano messo in mezzo la loro vittima di turno, le hanno estorto del denaro e poi l’hanno minacciata, arrivando anche all’aggressione fisica. Brutale. La storia arriva da Monte Compatri, Vittima un uomo di 46 anni, romano residente nel comune al confine di Roma, che aveva chiesto un prestito di circa euro 1.200 a due uomini.
La vittima ha raccontato ai carabinieri di aver chiesto il prestito a due suoi conoscenti. Nonostante però quel prestito lo avesse saldato – con ricariche PostePay documentabili – sarebbe stato preso di mira dai due che pretendevano altro denaro, nonostante avesse già restituito circa 1.600 euro, ben oltre la somma ricevuta.
Sempre secondo quanto denunciato, il 46enne sarebbe stato avvicinato dagli indagati e minacciato fino a quando, la notte tra il 17 e 18 aprile scorso, sarebbe stato raggiunto presso la sua abitazione e aggredito con pugni al volto e al petto riportando 25 giorni di prognosi. In quella occasione, i due indagati riuscirono a sfilare all’uomo le chiavi dell’auto intestata alla madre e a rubare il veicolo stesso, parcheggiato in strada poco distante, che fu rinvenuto qualche giorno dopo danneggiato.
La notte tra il 27 e 28 aprile scorso, invece, l’uomo ha denunciato di essere stato nuovamente raggiunto dagli indagati presso la sua abitazione e che, non avendo aperto la porta per timore di una nuova aggressione, i due avrebbero danneggiato il portone d’ingresso e successivamente anche la vettura che aveva parcheggiato lanciando grossi sassi che hanno infranto il parabrezza e alcuni vetri dei finestrini.
Le attività dei carabinieri hanno portato all’identificazione dei due uomini, un 48enne e un 44enne, grazie anche alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza nel centro cittadino che hanno immortalato il danneggiamento dell’auto della vittima e grazie all’analisi dei tabulati telefonici che hanno permesso di accertare la ricezione di numerosi messaggi minatori.
L’autorità giudiziaria ha quindi emesso il provvedimento che i carabinieri di Monte Compatri hanno eseguito sottoponendo, come disposto, il 48enne alla misura cautelare nel carcere di Velletri e il 44enne alla misura cautelare degli arresti domiciliari.