
Regionali, da Bellegra a Zagarolo i prenestini premiano i candidati locali
a cura della redazione
Le Regionali sono anche e soprattutto espressione dei territori di riferimento e nei Monti Prenestini si sono dimostrate come un ulteriore test di confronto tra partiti e grandi rappresentanti politici.
I prenestini hanno premiato anzitutto i candidati casalinghi e non c’è partito o corrente che tenga.
E così, solo per fare qualche esempio, Rodolfo Lena vince a Palestrina con 1342 voti (dato ancora non definitivo) nonostante la debacle del centrosinistra e Castel San Pietro (354).
Ottima anche l’affermazione di Marika Rotondi, candidata locale per Fratelli d’Italia che sfonda il muro delle 800 preferenze nella sua città, seguita dalla Lega con Giannini, in forte avanzata, con quasi seicento voti e il candidato Giancarlo Righini per Fratelli d’Italia (dati non definitivi aggioranti alle 19;30).
L’ex presidente Daniele Leodori vince nella sua Zagarolo (1350 voti, non definitivo) seguito dall’ex candidato sindaco Marco Bonini per la Lega (oltre 600 voti, non definitivo).
Curioso il dato di Genazzano dove la giovane Martina Denni per Verdi Sinistra riesce quasi a doppiare il sindaco Alessandro Cefaro, candidato per il PSI, che si ferma a 155 preferenze (dato non definitivo).
Ottima invece l’affermazione del sindaco di Bellegra Flavio Cera (FDI) che vince nella sua città con quasi mille preferenze, così come a Subiaco e Olevano.
Vince in casa anche Simone D’Aversa (Forza Italia) a Cave (940 voti, dato non definitivo), seguito da Giancarlo Righini per Fratelli d’Italia con oltre 600 preferenze.
Il nuovo Consiglio
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