“Ridateci l’ospedale”. La Cisl alza la voce e scrive alla Regione
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7 posti letto occupati con 18 pazienti positivi in attesa di ricovero al pronto soccorso. È questa la situazione oggi all’ospedale Coniugi Bernardini di Palestrina, dove solo 5 giorni fa è arrivata la notizia dell’ulteriore incremento di otto posti letto covid in medicina. Un annuncio che ha mandato su tutte le furie lavoratori e sindacati che dopo un’emergenza lunga un anno, la più lunga della fase pandemica, chiedono ora maggiori garanzie all’Asl Roma 5 (LEGGI QUI)
Insomma l’emergenza va avanti, ma ora dietro il prolungamento potrebbe rivelarsi un “declassamento del nosocomio prenestino”, uno spettro agitato dalle associazioni Pro Salute dei Monti Prenestini.
Oggi la Cisl, nelle persone dei suoi segretari Silvia Menegatti e Dimitri Cicchinelli, hanno indirizzato una lettera all’assessorato regionale per chiedere una migliore rimodulazione dei posti letto nella rete covid dell’Asl Roma 5.
A seguito della conclusione dello stato di calamita’ relativa all’emergenza Covid – si legge nella missiva – cosi’ come stabilito dagli accordi intercorsi con gli organismi della regione Lazio, chiede l’apertura di un tavolo tecnico con quanti in indirizzo al fine di prevedere una rimodulazione della rete Covid, anche all’interno della stessa ASL Roma 5 che, a nostro avviso non puo’ piu’ vedere coinvolto in prima persona l’ospedale “CONIUGI BERNARDINI” di Palestrina.
L’ospedale in questione e’ stato sottratto ormai per troppo tempo all’utilizzo del resto dell’utenza ed essendo, la situazione Covid, divenuta una realta’ che ci accompagnera’ per lungo tempo, si rende assolutamente necessario un intervento atto a restituire il PO di Palestrina all’attivita’ sanitaria ordinaria”.