
Rocca di Cave piange Bruno Astorre. Il cordoglio della sindaca: “Era uno di casa”
La lettera della sindaca Gabriella Federici
Caro BRUNO, sono ancora attonita, incredula, sconvolta, le mie gambe continuano a tremare.
Oggi perdo un amico, un punto di riferimento importante
Venti anni fa ti conoscevo e da subito sei diventato una guida, un maestro, costantemente presente e sempre pronto ad ascoltarmi e consigliarmi
Da te ho imparato moltissimo, apprezzando sin da subito la tua tenacia, determinazione, schiettezza, trasparenza, umiltà e capacità di parlare a tutti e con tutti.
A Rocca di Cave ti sentivi a casa e amavi definirla “un diamante prezioso”. Con Francesca sorridendo spesso dicevamo “ormai sei a tutti gli effetti un vero rocchiciano”
E quando ti invitavo per la festa del Patrono, sorridendo mi rispondevi “già è in agenda… guai mancare a Sant’Egidio meo!”
Infatti……non mancavi mai!
Sei diventato parte integrante di questa comunità che ti vuole bene ed oggi piange la tua scomparsa
Sei “uno di famiglia”, così come lo è la tua amata Francesca che avvolgo in un caloroso ed affettuoso abbraccio
Così come abbraccio tuo figlio e tutti i tuoi familiari
Caro Bruno…mi mancherai moltissimo
Ti ricorderò sempre con grande affetto e porterò nel cuore te e ciò che mi hai trasmesso
Ciao grande Bruno