
Sabbatucci: “Uno straordinario risultato che ci dà la giusta carica per le amministrative”
di Sergio Mantico
Stefano Sabbatucci, 39 anni, libero professionista e molto attivo da qualche anno nel panorama politico sancesarese con il gruppo San Cesareo Viva.
Come sono andati i candidati che avete sostenuto?
Siamo felicissimi di aver contribuito all’elezione di Marietta Tidei, prima degli eletti nel partito con più di 9mila preferenze. Un grandissimo dispiacere invece per Luca Andreassi che, nonostante le quasi 5mila preferenze, non ce l’ha fatta per una manciata di voti. La sua competenza in Regione sarebbe stata determinante.
Che giudizio dà su queste elezioni regionali?
La luna di miele tra i cittadini e Giorgia Meloni continua.
E del vostro risultato?
La nostra luna di miele è appena iniziata. Raggiungere 112 voti di preferenza per nostri candidati è stato un risultato eccezionale. Nessuno ha mai portato tanti consensi senza ricoprire ruoli istituzionali. Siamo sopra ai candidati della Lega e abbiamo preso pochi voti in meno rispetto al candidato di Fratelli d’Italia portato dalla sindaca. Siamo un gruppo giovane che non ha mai avuto ruoli istituzionali, sostenevamo due candidati preparatissimi, ma ci scontravamo con politici locali che fanno questo da una vita promettendo l’inverosimile. A ciò aggiunga un’astensione record e una coalizione in palese difficoltà. Insomma, abbiamo combattuto a mani nude contro i carrarmati. E alla fine abbiamo festeggiato.
Champagne?
Non esageriamo, un crodino al centro anziani!
E voi come avete fatto la campagna elettorale?
Per noi è stata la prima volta. È stato un battesimo del fuoco. L’abbiamo fatta nell’unico modo in cui si dovrebbe fare. Raccontando la competenza dei nostri candidati e delineando un progetto di regione che assomiglia molto alla nostra idea di paese, di San Cesareo.
Dove siete andati meglio?
Valle Canestra, Campo Gillaro, Colle Noce, Prato Rinaldo. Nelle periferie dimenticate insomma.
In questo modo potreste essere l’ago della bilancia alle prossime elezioni…
Non confonderei il dato delle regionali con San Cesareo Viva. I cittadini nella scheda non hanno trovato il nostro nome e il nostro simbolo, né noi abbiamo mai utilizzato i canali ufficiali per parlare delle regionali. Il nostro è un progetto civico ancora più ampio che prescinde dai partiti.
Si immaginava un’astensione così alta?
Sì. Parlando con i cittadini era evidente che in pochi erano interessati a questa tornata elettorale. Non mi piace però partecipare al coro di chi se la prende con gli elettori. Se sono rimasti a casa forse la politica non ha offerto loro un valido motivo per recarsi al seggio.
Gli altri partiti come sono andati?
Nessuno dirà che ha perso, come sempre succede in politica. Il risultato più deludente però è senza dubbio quello del Pd. Nonostante governino da 5 anni hanno preso circa 70 voti in meno rispetto alla volta scorsa. Mi pare un segnale chiaro dei cittadini sull’operato della giunta.
E gli altri candidati come sono andati a suo avviso?
Non benissimo mi pare. Ho apprezzato il loro coraggio, ma io sono un fautore del “cursus honorum”. Prima si fa esperienza amministrativa locale e poi ci si candida ad altri ruoli più importanti.
Nel centrodestra invece?
L’unico partito che può festeggiare è Fratelli d’Italia, ma mi pare che i festeggiati siano un po’ troppi. D’altronde si sa, il carro del vincitore è sempre troppo piccolo.
Noi abbiamo sostenuto chiaramente due candidati, gli altri per evitare di contarsi hanno fatto i soliti giochini.
Secondo lei, in che modo il dato delle regionali influirà sulle comunali di maggio?
Il voto delle comunali si prende quartiere per quartiere, casa per casa. Chi si affida ai simboli di partito prende un grosso abbaglio.
Quindi che succederà?
Il solito balletto che c’è sempre stato a San Cesareo con l’aggravante di un sistema elettorale più complesso.
Si spieghi meglio
Il walzer è iniziato da qualche mese con l’assessore Giovannetti. Vedrà ci saranno altri consiglieri che si spostano da sinistra a destra e viceversa. E’ la via più sbrigativa per chi non ha voglia di costruirsi il consenso sul campo.
E voi?
Noi mentre gli altri ballano staremo per strada ad ascoltare le persone, ad elaborare proposte e a costruire un progetto vincente.
Quindi andrete da soli?
Vedremo. Ma le assicuro che non ci interessa solo partecipare. Vogliamo governare.
Avete pregiudiziali?
La politica si fa con i voti non con i veti.
Parleremo con tutti come è giusto che sia. Certo non faremo mai alleanze con chi non condivide i nostri valori: competenza, onestà, sensibilità ambientale, cura e sicurezza delle periferie, riorganizzazione urbanistica del territorio, vivibilità del paese…
Dove si vede tra qualche anno?
A pedalare sulla pista ciclabile Pantano-Zagarolo con mia figlia.
Intendevo politicamente.
In uno dei ruoli che ci permetta di realizzare queste opere appunto: servizi primari alle periferie, una piazza in ogni quartiere, la riqualificazione dell’area ex Cotral, la riorganizzazione della viabilità…
Siamo gli unici a poter fare queste cose, perché siamo gli unici ad avere a cuore questi temi.
Il nostro obiettivo è arrestare il declino di San Cesareo che sta diventando un’anonima borgata e farla diventare un paese bello da vivere. Dal centro alle periferie.