
San Vito Romano, Colaneri: «Così siamo state minacciate con l’acido». Il punto sulle indagini
Sono passati sette giorni dalle terribili minacce indirizzate a due consigliere di minoranza (LEGGI QUI) e San Vito Romano sembra essere tornata alla normalità. La verità, almeno nelle coscienze di ciascun cittadino, è però che questa comunità non sarà più la stessa da quel martedì 9 luglio 2019. È la prima volta infatti che questo antico paese dei Monti Prenestini subisce un atto di terrore così forte nella vita pubblica ed è la prima volta che inizia a serpeggiare un malumore tra gli stessi residenti. Ora tutto il territorio attende uno sviluppo sulle indagini, affidate dalla procura ai Comando dei carabinieri di Palestrina. Monti Prenestini ha incontrato Bruna Colaneri, una delle due vittime dell’episodio, insieme a Elena De Paolis, per capire di più cosa è accaduto e quali potrebbero essere i possibili sviluppi
Consigliera Colaneri, può provarci a ricostruire la dinamica di quanto accaduto?
Ero tornata a prendere l’automobile vicino la posta insieme a due amiche e abbiamo notato che vicino la ruota anteriore c’era un involucro. A prima vista abbiamo pensato fosse una busta dell’immondizia lasciata da qualcuno, così ho provato a darci un calcio per spostarla, ma mi sono accorta che il contenuto era pesante. Da qui mi sono subito insospettita. Abbiamo provato così ad aprire la busta con i piedi, tirando dai lembi, il primo involucro era di carta e così si è strappato. Nel frattempo è arrivato un altro nostro amico in compagnia del figlio e della mia nipotina. Ci siamo così decisi ad aprire la busta ed è emersa subito la scritta “acido”. Abbiamo così avvertito subito i carabinieri di Palestrina, che hanno inviato una pattuglia di San Vito. Nel contenuto della busta c’erano anche due bottiglie di diversa marca, una di acido muriatico, l’altra di acido tamponato. Successivamente i carabinieri hanno accertato in caserma che le bottiglie erano chiuse. Insieme alle bottiglie un pezzo di carta con la scritta “DIMISSIONI”, per la quale sono state usate lettere ritagliate dal giornale, come si fa per i sequestri per intenderci. In pennarello bianco erano scritti i nostri nomi. Abbiamo inoltre trovato due salviette imbevute.

Quale è stata la vostra reazione?
Paura e incredulità. All’inizio davvero non capivamo cosa stava accadendo, poi ci siamo accorti che la cosa era piuttosto seria.
Quale è stata la reazione della cittadinanza?
Abbiamo ricevuto decine di messaggi di solidarietà e vicinanza anche da parte di gente sconosciuta. Poi ci sono stati i soliti, 2,3 persone, che invece hanno ipotizzato che ci siamo inventato tutto, che è un episodio strumentale. Ma fa parte del gioco e noi andiamo avanti per la nostra strada. Ringrazio davvero tutti per i messaggi, ora bisogna però fare chiarezza.

A che punto sono le indagini?
Non sono a conoscenza di eventuali sviluppi, nei prossimi giorni chiederò maggiori informazioni. Al momento tutto sembra fermo.
Lei che idea si è fatta sull’episodio?
È la stessa domanda che mi hanno fatto in molti. Ho risposto che non ho idea, anche perchè non ho le prove. Certo è che visto che ci hanno chiesto le dimissioni, l’episodio potrebbe essere collegato al nostro impegno istituzionale.
Sono passati però solo pochi mesi dalla rielezione del nuovo sindaco, cosa potrebbe esserci di così allarmante in Consiglio?
Davvero non saprei. Stiamo facendo il nostro lavoro di minoranza e abbiamo chiesto alcuni accessi agli atti, ma potrebbe essere ininfluente. Il prossimo 18 luglio avremo le prime risposte in merito, ma solo forse il tempo ci dirà davvero il perché.
Ha avuto qualche avvertimento o presentimento nei mesi scorsi?
Ci sono stati ripetuti episodi su Facebook di accuse e calunnie che ho prontamente denunciato. Sono riuscita a risalire ai codici identificativi per una formale denuncia all’autorità postale di due profili. Ho chiesto pertanto ai carabinieri di inserire anche questa mia denuncia nel fascicolo, per capire se possano esserci dei collegamenti, ma non mi è stata data risposta. Mi auguro che venga fatto.
Venerdì ci sarà un nuovo Consiglio comunale. Che cosa succederà?
Innanzitutto mi aspettavo una comunicazione migliore da parte della maggioranza, tre giorni di certo non bastano, ma questa è purtroppo ormai una prassi consolidata. Inoltre, mi aspettavo che venisse inserito anche una discussione su quanto accaduto. Invece scopriamo che tra i punti all’ordine del giorno ci sono le comunicazioni del sindaco e l’approvazione di alcuni dispositivi sul bilancio comunale. Non c’è neanche l’approvazione delle verbali delle sedute precedenti. Credo che il paese, tutto, meriti un confronto su questo episodio. Da parte nostra continueremo più forti di prima la nostra azione per il territorio, le minacce di certo non ci impauriscono.
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