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Sorti e sortilegi, la magia e il fascino della Dea Fortuna in uno spettacolo mozzafiato a Palestrina

Si sono concluse con grande successo di pubblico le repliche di Sorti e Sortilegi, la visita teatralizzata curata dall’archeologo Raffaele Palma con gli inserti recitati di Claudio Capecelatro e Valentina Bruno, che ha sempre registrato il “tutto esaurito”. La nascita del culto oracolare legato alla scoperta delle ‘sortes’ ha costituito il tessuto narrativo intorno al quale raccontare il santuario di Fortuna.

Lo spettacolo

La magia del teatro e la narrazione del mito si intrecciano in uno scenario dʼeccezione: le terrazze del santuario della dea Fortuna di

Præneste. Il racconto della scoperta delle «sortes» (tavolette divinatorie) per volere divino e per mano di un nobile prenestino, prende vita in una notte dʼestate. Nasce così il culto oracolare che attraverso genti di culture diverse percorrerà i secoli portando il nome dellʼantica città di Præneste in spazi e tempi lontani. Quando la storia e la cultura diventano trama narrativa.

Tra mito e leggenda

In epoche ormai arcaiche in questo luogo sorgeva un pozzo o almeno tale lo si riteneva, dove si diceva che li sotto viveva una sibilla che dava oracoli a chi però, sprezzante del pericolo, si calava lungo le pareti di questo misterioso manufatto e da tutti i luoghi, anche lontanissimi, venivano pellegrini per conoscere il loro destino.

Di questo abbiamo la testimonianza di Cicerone che riporta nel suo libro “De Divinazione” la storia del nobile Numerio Suffustio che trovò in fondo al pozzo un gran numero di pezzi di legno con su incise delle lettere a testimonianza della veracità del luogo come sacro.

SORTI E SORTILEGI

Terrazze del Santuario

Teatralizzazioni di Claudio Capecelatro e Valentina Bruno

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