Una passeggiata tra i “giganti” di Capranica Prenestina: verso il nuovo parco naturale
Si attende solo l’ufficialità per l’istituzione del nuovo monumento naturale del Castagneto di Capranica Prenestina. I Comuni di San Vito Romano e Capranica Prenestina, in collaborazione con il Gal – terre di Pre.Gio e il Museo naturalistico di Capranica Prenestina hanno completato l’iter presso la Regione Lazio per il riconoscimento della tutela di questa meraviglia naturale: ora si attende in poche settimane la firma del presidente Zingaretti.
Nella mattinata di oggi, domenica 23 giugno, il Museo naturalistico ha organizzato una passeggiata guidata al castagneto in collaborazione con il Comune di Capranica e di San Vito Romano uniti nel progetto di valorizzazione e tutela dell’area.

IL CASTAGNETO DI CAPRANICA PRENESTINA
Il castagneto di Capranica Prenestina (800-900 metri s.l.m.), a cui si arriva attraversando uno degli antichi sentieri capranicensi detto “il ciuccio”, è una delle peculiarità di questo territorio e senza dubbio l’attrazione naturale che più avvicina la popolazione alle proprie origini: la castagna.
Il sentiero, con un dislivello massimo di 360 metri, parte dalla piazza del paese per scendere tra sentieri, carrarecce e tratti di via asfaltata, fino al castagneto.
Si tratta di un anello tra gli alberi secolari percorribile in circa 3 ore che riporta il viaggiatore sulla strada asfaltata per un’esperienza suggestiva e nostalgica tra casette di pietra ed enormi tronchi.
150 ettari di bosco dove si possono scorgere tra la vegetazione e le rocce gli antichi essiccatoi dove si producono le celebri mosciarelle, prodotto tipico di Capranica. Un monumento naturale a cielo aperto che racconta un processo di lavorazione lungo e ancora legato a sistemi tradizionali che vengono mantenuti e tramandati di generazione in generazione secondo un’usanza antichissima.

LE CASETTE
Sono 50 le casette censite dal Museo naturalistico. All’interno di questi “musei” della storia e tradizioni locali le castagne raccolte, una volta scaricate, vengono distribuite fino a formare uno strato uniforme di circa 70 cm e sottoposte all’affumicatura per circa 30 giorni fino alla completa essiccazione. Il calore ed il fumo raggiungono le castagne, le disidratano e le impregnano di sostanze antisettiche, donandogli un delicato aroma di fumé. Al termine della fase di essiccazione le castagne vengono spinte attraverso un foro presente alla base dei graticci, vengono, poi, estratte per essere sottoposte alla “battitura”, ossia la separazione del frutto dalla buccia secca.
I CASTAGNI
I veri protagonisti del sentiero del castagneto di Capranica, sono però loro: “I giganti di Capranica”. Alberi con tronchi fino a 9 metri di diametro, con una corteccia e una vegetazione che raccontano la storia di secoli.
Negli ultimi anni, per recuperare lo stato di abbandono causato da infestazioni e mancata coltura, il castagneto è stato oggetto di diversi progetti promossi dal Comune e dal Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini, atti a salvaguardare l’esistenza delle piante, la fruizione delle vie di percorrenza e la tradizione secolare della “Mosciarella”.

IL PROGETTO DI TUTELA
Per la tutela dell’area il Museo e il Gal hanno pensato a un’area recintata per tenere lontano anche i cinghiali che sono spesso il nemico numero 1 della vegetazione, in particolare dei funghi. Anche l’uomo deve fare però la sua parte.
Il Comune di Capranica Prenestina ha attivato, previa ammissione del relativo progetto, per tre anni il Servizio Civile “Naturalmente Capranica” per favorire la conoscenza delle aree naturalistiche del territorio di Capranica Prenestina e dei Monti Prenestini in genere, per far conoscere la storia locale in relazione alla lavorazione del prodotto per eccellenza “la Mosciarella” e per valorizzare e pubblicizzare il “Museo Naturalistico dei Monti Prenestini”, importante centro di divulgazione e studio del territorio, gestendo le aperture al pubblico quotidiane, in particolar modo nei periodi primaverile-estivo e durante le festività.
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