
Valmontone, minorenne violentata vicino la stazione
L’orrore in centro, preso il branco. Il sindaco: “Siamo al fianco della ragazzo contro i tre balordi
L’operatrice che ha portato nella mattinata di sabato 19 dicembre 2020 al fermo di tre persone. Rispettivamente di nazionalità italiana, irachena e marocchina, tutti residenti a Valmontone. L’arresto è frutto di indagini serrate e approfondite, condotte nella professionalità più assoluta.
I tre, tutti già noti alle Forze dell’Ordine per precedenti specifici, sono accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una minorenne: in particolare, due dei tre arrestati avrebbero violentato la giovane mentre il terzo avrebbe assistito senza partecipare attivamente e avrebbe incitato gli altri due. Le circostanze e le responsabilità sono al vagliio degli inquirenti.

Le molestie, secondo quanto ricostruito dagli stessi poliziotti, si sarebbero consumate vicino la stazione ferroviaria. I fatti risalgono allo scorso 16 dicembre, mercoledì. La vittima era appena scesa dal treno nella stazione di Valmontone.
Erano circa le 18. Secondo quanto ricostruito dagli agenti del commissariato di Colleferro, i tre l’avrebbero vista da sola e l’avrebbero seguita, avvicinata e circondata. L’avrebbero bloccata poco lontano dalla stazione, in un’area dove non ci sono abitazioni, e, approfittando del fatto che non ci fosse nessuno nei paraggi, mentre due di loro l’avrebbero palpeggiata, il terzo non avrebbe partecipato attivamente ma li avrebbe incitati e si sarebbe masturbato assistendo.
All’individuazione dei tre avrebbe avuto parte attiva un testimone oculare dell’accaduto che, resosi conto di quanto stava accadendo, è corso in soccorso della giovane vittima facendo scappare il terzetto, ma anche le immagini di videosorveglianza di un istituto bancario che hanno permesso agli investigatori di ricostruire in breve tempo quanto denunciato dalla vittima.
LE INDAGINI
Utilissima, ai fini delle indagini, la ricostruzione effettuata dall’uomo e l’identikit fornito agli inquirenti che hanno permesso di risalire ai tre ritenuti responsabili dell’efferata violenza.
Tutti, al termine dei relativi accertamenti durati l’intera giornata di oggi, su disposizione dell’A. G. di Velletri sono stati condotti in carcere, due di loro alla casa circondariale di Rebibbia di Roma ed il terzo al carcere di Frosinone.

IL SINDACO
“Quello che è successo ad una 17enne di Valmontone, molestata alla stazione FS da tre uomini tra i 20 e i 28 anni, è inaccettabile. Da anni il nostro Comune è impegnato contro la violenza sulle donne, con il centro antiviolenza e casa rifugio “La Ginestra” e il centro di ascolto distrettuale “Il filo di Arianna” nonché con una delibera di impegno, in tutti i casi di violenza sessuale, a costituirci parte civile al fianco della donna che subisce qualsiasi forma di violenza. Anche in questo caso, quindi, saremo al fianco della ragazza e della famiglia per avere giustizia”. Lo dichiara la delegata alle politiche sociali, Floriana Nardecchia, commentando l’episodio che, l’altra sera alla stazione FS di Valmontone, ha visto una ragazza del posto subire gravi molestie da parte di tre giovani.

“La nostra è una condanna ferma – aggiunge il sindaco di Valmontone, Alberto Latini,- e ribadiamo tutto il sostegno alla ragazza, anche nelle spese legali che dovrà sostenere. In questa brutta storia, un plauso va al testimone che ha visto quello che stava accadendo e non si è girato dall’altra parte, ma è intervenuto mettendo in fuga i tre balordi, impedendo loro di andare avanti nei beceri intenti criminosi. E’ grazie a questa persona che i tre sono stati arrestati dalla Polizia di Stato di Colleferro e, adesso, faremo in modo che la giustizia li inchiodi alle loro responsabilità”.
“Rimango molto colpita, tra sentimenti di rabbia e profondo dispiacere, dalla notizia delle molestie sessuali ai danni di una giovane ragazza e dell’arresto dei tre uomini avvenuto nella mia città. Principalmente, esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà alla ragazza e lo faccio prima come donna e poi come rappresentante delle Istituzioni. Mi inquieta pensare alla sua paura e al suo terrore dopo essersi accorta di essere seguita nel buio appena scena dal treno e ringrazio l’uomo che ha attirato l’attenzione dei tre malintenzionati, spegnendo i loro impulsi animali. La rabbia prevale su qualsiasi sentimento anche se apprendiamo che i tre criminali sono stati prontamente assicurati alla giustizia, grazie all’intervento immediato degli agenti della Polizia di Stato a cui va tutto il mio più sentito ringraziamento. Mi auguro che la giustizia faccia adesso puntualmente il suo corso e che non ci siano sconti di sorta nei confronti di questi soggetti. Rivolgo ancora il mio pensiero alla ragazza e mi metto a sua disposizione per qualsiasi cosa possa esserle di aiuto e di conforto in questo terribile momento: deve sapere che non è sola e che la sua comunità e le Istituzioni, tutte, le sono vicine. La città di Valmontone ha sempre rivolto attenzione alle donne e si è sempre impegnata per difendere le loro fragilità: lo ha fatto con l’apertura del centro antiviolenza e casa rifugio “La Ginestra” e del centro di ascolto “Il filo di Arianna” e, qualche anno fa, con l’approvazione della delibera “365 giorni contro la violenza sulle donne”, promossa quando avevo l’incarico di vicesindaca, che prevede, tra le altre iniziative, anche la costituzione di parte civile del Comune di Valmontone a fianco della vittima e un sostegno per le spese legali. Da questa mattina, sono in contatto con le forze dell’ordine, con il sindaco Alberto Latini e con l’assessora alle Politiche Sociali, Floriana Nardecchia, che stanno seguendo passo passo tutta la vicenda”. Cosi, in una nota, Eleonora Mattia, Presidente della IX Commissione Politiche giovanili del Consiglio regionale del Lazio.