
“Vietate le benedizioni al cimitero”: è polemica nei comuni dei Monti Prenestini
Il sindaco di Labico: “Sono scosso, deluso e dispiaciuto”
Il caso è stato denunciato per primo dal sindaco di Labico Danilo Giovannoli attraverso un post su Facebook.
“Con grande rammarico ho ricevuto un messaggio dal nostro sacerdote Don Alessandro – spiega il sindaco Giovannoli in una nota -, in cui mi ha comunicato che, per direttive del Vescovo della nostra Diocesi, non potrà essere con noi a benedire gli omaggi che porteremo al Cimitero comunale a nome dell’intera cittadinanza. Sono scosso, deluso e dispiaciuto. Don Alessandro, che ringrazio profondamente per tutto ciò che sta facendo per la comunità – aggiunge il sindaco di Labico – aveva dato la sua piena disponibilità con l’entusiasmo che lo contraddistingue nella sua fede cristiana e nella devozione dimostrata nel volontariato, anche laico. Sia ben chiaro, la mia intenzione non è quella di sconfinare in territori che non mi appartengono e per cui nutro uno sconfinato rispetto.


Però il mio ruolo di Sindaco mi impone una riflessione, accentuata dall’ammirevole impegno dimostrato da tanti sacerdoti prima e durante questa emergenza. L’importanza della capillarità dell’azione, la necessità della vicinanza alla cittadinanza, la collaborazione con tutte le realtà, specialmente nei momenti difficili: sono queste le basi da cui si muove la mia azione di Primo cittadino e nella cui direzione ho visto andare anche la nostra parrocchia. Proprio ora, nella domenica di Pasqua, dovremmo fare un passo indietro. Io insieme alle autorità militari domenica alle 10,15 ci sarò e testimoniero’, come detto, a nome di tutti i labicani.
So che anche Don Alessandro ci sarà vicino.”

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