Vietato il raduno “No vax” ai Pratoni. Gli organizzatori: “Pronte 9 alternative”
I no vax non ci stanno e sono pronti ad invadere Roma. Il divieto, ufficiale da ieri, di tenere il raduno ai Pratoni del Vivaro ai Castelli, non piega l’intenzione degli organizzatori di tenere una manifestazione nella Capitale il prossimo 14 febbraio. Prima però l’idea rimane quella di riunirsi, per tre giorni, accampandosi a Roma o alle porte della città. E pazienza se non si potrà a Rocca di Papa. L’animatore della protesta ha annunciato che sono pronte nove alternative. Lo ha fatto su telegram, attraverso il suo canale, in un video in cui da un lato prova a tranquillizzare sulle intenzioni comunque pacifiche della protesta, dall’altro annunciando la presenza di un piano B che verrà comunicato all’ultimo momento.
L’annuncio della Questura
Annunciato da settimane, il raduno Hobbit è finito sotto la lente d’ingrandimento della Prefettura che da giorni aveva annunciato l’intenzione di vietare la manifestazione. Ieri l’ufficialità, con la questura di Roma ad annunciare che “il provvedimento di divieto è l’esito di valutazioni con cui sono state evidenziate serie criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica”. Per evitare l’arrivo dei no vax, annunciati provenienti da tutta Italia ed anche da altre parti d’Europa, “saranno predisposti specifici servizi inter forze di ordine e sicurezza pubblica diretti a controllare il rispetto del provvedimento stesso, con ordinanza della questura e con l’impiego dei reparti della polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, della guardia di finanza e con il supporto delle polizie locali per gli specifici servizi di viabilità”.
Gli organizzatori su Telegram
Su telegram non si è fatta attendere la reazione degli organizzatori, in particolare di Nicola Franzoni che dal suo canale telegram ha invitato tutti a stare tranquilli, rassicurando sul carattere non violento dell’iniziativa. “Nessuno vuole compiere azioni di forza, nessuno vuole picchiare nessuno, nessuno vuole usare armi o violenze. Rivendichiamo solo il nostro diritto a manifestare contro le scelte di questo governo, anche oltre le decisioni sul covid. Vogliamo manifestare il dissenso contro le scelte radicali per rendere irrecuperabile la nostra libertà. Niente asservimento all’Europa, Italia fuori dall’Euro e ritorno della Lira”.
I pratoni del Vivaro saranno chiusi? Franzoni ha il piano B: “E’ importante che raggiungiate le aree limitrofe a Roma. Abbiamo trovato nove aree, quella buona sarà comunicata all’ultimo momento. Se i pratoni saranno chiusi e questo governo vorrà impedirci di riunirci politicamente, abbiamo altre soluzioni, nove soluzioni. Alcune anche dentro Roma. Dobbiamo fare un villaggio itinerante, un villaggio mobile. L’appuntamento è per il 14 a Roma”.