
Vino, botti ancora piene nelle cantine dei Monti Prenestini. Si investe nella qualità
Lievitano le giacenze, scendono i prezzi del vino, si accelera nell’export. È la fotografia data da Vite&Vino – bimestrale de L’Informatore Agrario in uscita lunedì 8 luglio – a uno dei prodotti bandiera del made in Italy: il vino bianco.
Un quadro complesso, quello ricavato incrociando i dati dei registri telematici dell’Icqrf (Ispettorato centrale Repressione Frodi), oltre ai numeri di Istat e Ismea (Istituto mercati agricoli), che evidenzia giacenze a fine maggio di quest’anno di prodotti a denominazione a quasi 38 milioni di ettolitri, l’equivalente di 5 miliardi di bottiglie Dop e Igp tra vini rossi, rosè e bianchi.
Il trend nazionale lo ritroviamo anche nelle cantine dei Monti Prenestini. Qui nella sponda romana della terra del Cesanese, i prezzi si annunciano in discesa ma si accelera anche sul fronte delle esportazioni.
“La vendemmia 2018 è stata abbastanza ricca nel complesso – spiega Raffaele Schiavella, titolare della Vinicola Schiavella, una delle aziende leader del territorio dei Monti Prenestini con sede a Genazzano. Complessivamente siamo quasi al 20% in più rispetto allo scorso anno. È una condizione certamente eccezionale che rispecchia il trend a livello nazionale ma è vero anche che sono cambiati i consumi. Come azienda – aggiunge Schiavella – abbiamo riscontrato un maggiore interesse verso le etichette di target più elevato. Insomma la qualità alla fine premia e il cliente sa riconoscerla. Dopo la partecipazione al Vinitaly di Verona – continua – abbiamo avviato importanti contatti con l’estero tra cui il Canada e abbiamo investito in nuove produzioni d’avanguardia come lo spumante con il metodo classico che sarà sul mercato tra due anni. Così cerchiamo di stare al passo con i tempi e a credere in un territorio e in un vitigno come il Cesanese che ha molte potenzialità».
