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Zagarolo, morte di Teo Losito: si apre il processo

a cura della redazione

 

Inizierà il prossimo 13 settembre il processo ai danni del produttore Alberto Tarallo, accusato di aver falsificato il testamento del compagno, lo sceneggiatore Teodosio Losito, morto suicida nella sua villa a Zagarolo nel dicembre del 2019.

Secondo la perizia calligrafica, avrebbe falsificato sia il testamento olografo lasciato da Teo Losito che le lettere da lui scritte: si tratta di un reato che prevede la possibilità di una citazione diretta, come riporta il Corriere della Sera.

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Secondo quanto stabilito dal pm, non c’è stata istigazione al suicidio nei confronti di Losito: il reato di cui era accusato Tarallo è caduto. Diversamente, però, si continua a procedere per la falsificazione dei documenti relativi all’eredità, come il testamento e le lettere, per “danneggiare gli eredi legittimi”, fra cui il fratello dello sceneggiatore, Pino.

Le indagini si sono susseguito con approfondimenti, perquisizioni e testimonianze e si sono concluse con l’inizio del processo. Come si legge nei documenti del Tribunale del riesame: “Nelle indagini svolte e negli elementi presenti nella relazione del consulente tecnico, emerge come Alberto Tarallo, nel corso degli anni, si sia prodigato per mettere in atto un unico disegno criminoso volto all’acquisizione dei beni del signor Losito”. Lo scopo di Tarallo, secondo le indagini, sarebbe stato quello di escludere dall’eredità la famiglia di Losito a suo vantaggio.

Accuse tutte da dimostrare e da chiarire. arà il giudice ad esprimersi, nel processo che partirà fra pochi mesi che vede Tarallo assistito dagli avvocati  Franco Coppi e Daria Pesce.