Zagarolo piange la scomparsa di Pietro Pacifici, il “re del Tordo matto”
Zagarolo piange oggi la scomparsa di Pietro Pacifici, uno dei personaggi storici del centro storico prenestino, custode della tradizione gastronomica del tordo matto, eccellenza del territorio.
Pietro Pacifici sarà per sempre ricordato come una delle persone più simpatiche, altruiste e più conosciute della Città.
Il Sindaco, Emanuela Panzironi, e l’Amministrazione comunale si stringono al dolore della famiglia, conoscenti e amici, in un ricordo che indelebile che abbraccia tutto il territorio.
LA STORIA DELLA MACELLERIA
La storia della Macelleria Pacifici ha origine negli anni ’20. Le redini dell’attività si sono tramandate di generazione in generazione.Tutto ha inizio con Olderico Pacifici, nonno di Pietro che iniziò a vendere la carne nella piazza di Zagarolo negli anni ’20, in un periodo storico in cui non esistevano ancora le macellerie.
La cultura della carne prosegue poi con il figlio Aurelio Pacifici, che nel 1952 apre una macelleria equina con la moglie Raffaella, conosciuta in paese con il soprannome di Filuccia.
Aurelio e Filuccia avevano tre figli, Enrico, Pietro e Mauro. Pietro inizia a farsi carico dell’attività, iniziando ad acquistare cavalli nelle zone dei Monti Prenestini e Tiburtini e occupandosi in prima persona dell’allevamento degli animali, mantenendo così elevata la qualità e la genuinità delle carni.
E fu proprio Pietro, con l’aiuto della moglie Eugenia, ad iniziare a vendere nella propria attività il famoso Tordo Matto di Zagarolo che, insieme alle coppiette di cavallo, caratterizzano la tradizione gastronomica di questo negozio a pochi passi da Roma.
Ancora oggi, la Macelleria Pacifici custodisce gelosamente la vera ricetta del Tordo Matto che Eugenia, negli anni, è riuscita ad ottenere dai cacciatori del Circolo di Caccia di Zagarolo, i detentori della ricetta originale.
(Foto di: https://lacucinadicalycanthus.com/?p=6318)