Al via il Bonus Psicologico di 1.000 euro: ecco quando presentare domanda
E’ online l’avviso pubblico per accedere al Bonus Psicologico. Secondo uno studio condotto dalla Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia, gli esperti hanno evidenziato come l’incidenza di depressione e ansia fra gli adolescenti sia raddoppiata rispetto a prima della pandemia di Covid evidenziando che il rischio di disturbi mentali è particolarmente alto fra i ragazzi più grandi, perché questi ultimi, più dei bambini, hanno risentito delle restrizioni che non hanno consentito loro di vivere in serenità e assieme ai coetanei momenti fondamentali della 8 crescita, dalle prime relazioni all’esame di maturità. Fattore confermato da un ulteriore studio, pubblicato sul Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, e condotto su 1500 bambini e adolescenti. Inoltre, da uno studio condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, i tentativi di suicidio e autolesionismo marcato sono aumentati del 30% durante la seconda ondata della pandemia Covid-19. Le ospedalizzazioni, per tentativi o idee di suicidio, sono passate dal 17% nel gennaio 2020 al 45% del totale nel gennaio 2021. Sono esplosi i disturbi del comportamento alimentare che ad esempio per le problematiche connesse con l’anoressia registrano un +28% di richieste di aiuto.
Per accedere al bonus, per un ammontare massimo di euro 1.000,00, i richiedenti devono presentare domanda di partecipazione (scarica il modulo) redatta esclusivamente on line accedendo all’apposita piattaforma efamily compilata in ogni sua parte e completa di tutta la documentazione richiesta, da allegare alla stessa in formato elettronico, e inoltrata, debitamente firmata e scansionata in formato pdf o firmata digitalmente in formato p7m, esclusivamente utilizzando la procedura informatica di invio telematico. La presentazione “on demand” delle domande potrà avvenire a partire dalle ore 09.00 del 22/06/2022.
La Regione Lazio, anche grazie a questa misura, intende quindi dare risposte immediate alla sofferenza reale e alla condizione di malessere profondo che moltissimi giovani stanno provando a seguito degli effetti della pandemia Covid19, con specifica attenzione a quelle fasce di popolazione più fragili che non possono permettersi cure adeguate. È uno degli investimenti necessari per il futuro delle nuove generazioni; l’obiettivo è quello di intercettare il disagio e dare ascolto ai giovani anche al fine di evitare una deriva di disturbi e problemi sempre più gravi e diffusi. L’intervento a carattere pluriennale, che coprirà un periodo di tre anni dal 2022 al 2025, intende, pertanto, fornire prestazioni integrative e non sostitutive dei servizi già sistematici e attivati nei territori, con la finalità di potenziare gli interventi in essere incrementando e migliorando l’offerta dei servizi.