
Borghi del Mediterraneo, Castel San Pietro Romano sul podio. Nardi: “Un nuovo straordinario traguardo”
Dopo il prestigioso riconoscimento dei Borghi più belli d’Italia, Castel San Pietro Romano sale anche sul podio dei “Borghi più belli del Mediterraneo”, il concorso ideato dal Comune di Cisternino in collaborazione con il Club dei Borghi più Belli d’Italia, e il Politecnico di Bari “con il fine di ridare valore e dignità a tutti quegli eventi ed interventi che altrimenti rimarrebbero un vanto per pochi”.
Il premio sarà annunciato il prossimo 20 ottobre a margine della Conferenza internazionale “I borghi del mediterraneo” in programma a Cisternino nel fine settimana. Il Concorso è aperto sia ad Enti pubblici e privati, che a tutti i cittadini che credono nella Bellezza del proprio Borgo. Il Borgo deve avere un massimo di 15 mila abitanti e deve essere situato in uno dei Paesi del Mediterraneo, caratterizzato da una valenza storico-artistica, architettonica e culturale.
“È una notizia che ci riempie naturalmente di orgoglio – commentano il sindaco di Castel San Pietro Romano, Gianpaolo Nardi e il consigliere con delega al Turismo Dario Fiorentini – perchè premia il lavoro di una squadra e la bellezza naturale di un borgo dalle immense potenzialità. Attendiamo di conoscere le motivazioni e il dettaglio del risultato raggiunto – aggiungono – ma la notizia rappresenta già di per sé uno straordinario risultato per la nostra comunità e l’intero comprensorio dei Monti Prenestini. Nei prossimi giorni ci recheremo a Cisternino per seguire la fase finale del concorso, pertanto invitiamo tutti a seguirci per scoprire insieme su quale scranno del podio si è piazzato il nostro bellissimo borgo”.
IL CONCORSO
Gli antichi borghi costruiscono il paesaggio mediterraneo. Veri e propri capisaldi nella geografia del territorio, nodi in un reticolo, frutto del processo di territorializzazione, costituiscono un patrimonio fragile da salvaguardare e valorizzare; un bene innanzitutto paesaggistico, oltre che culturale e storico, da tutelare e promuovere.
Tessuti abbandonati, inaccessibili o impraticabili, distrutti da calamità naturali o violentati da interventi non coerenti con il contesto, diventano ferite, troppo spesso irreversibili, nel paesaggio, nella storia e nell’identità dei luoghi.
L’obiettivo del concorso è quello di valorizzare l’inestimabile valore di questi antichi borghi.
