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Da zuccherificio a Fabbrica della musica: così a Colleferro rinasce un luogo della memoria


La struttura, che rappresenta un importante intervento urbanistico e culturale, può contenere 200 persone e consentirà di promuovere le attività musicali e artistiche sul territorio


Uno zuccherificio del secolo scorso stasera è stato restituito alla città con un nome importante: “Fabbrica della musica”. In una piazza intitolata all’occupazione della fabbrica, in un quartiere “che tanto ha dato è poco ha ricevuto”. Perché come ha ben detto il sindaco Pierluigi Sanna: “Una città ha bisogno della sua bibliografia”.

Colleferro ha il suo auditorium, la struttura è stata donata alla cittadinanza dall’Amministrazione Comunale. L’investimento è stato circa 3 milioni di euro finanziati da Enti sovrapposti, Ministero e Regione, e 150 mila euro da bilancio comunale. La struttura, che rappresenta un importante intervento urbanistico e culturale, può contenere 200 persone e consentirà di promuovere le attività musicali e artistiche sul territorio. Il nome dell’Auditorium è “Fabbrica della Musica” a testimoniare la storia della città e il forte valore simbolico perché proprio in questo edificio risiedeva, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, lo zuccherificio primo insediamento industriale della futura Colleferro. Prima del rituale taglio del nastro, è stata intitolata la Piazza antistante l’Auditorium all’occupazione di fabbrica della BPD di Colleferro avvenuta nel marzo 1950.

L’evento di ieri è stato un susseguirsi di iniziative che hanno coinvolto il folto pubblico presente, la Confartigianato ha donato un defibrillatore all’Auditorium mentre l’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) una postazione all’interno della struttura che consentirà di facilitare le attività di recupero e di ricerca delle persone scomparse nel Lazio. Strabiliante il concerto diretto dal Maestro Mirka Rosciani che ha messo insieme la sua bravura e la passione per la sua città in un crescendo di emozioni. Il Maestro Gennaro Desiderio e l’Etherea Omnis hanno estasiato il pubblico presente con le musiche di Mozart, Vivaldi e Vessicchio, quest’ultimo ha diretto un brano inedito da lui realizzato.