Olio quanto mi costi: è iniziata la raccolta delle olive nei Prenestini
Il pa’ bruschetto ci sarà anche quest’anno, magari più caro ma ci sarà.
In anticipo rispetto alle tradizioni (un tempo si raccoglieva sempre dopo il primo novembre) quest’anno è iniziata la raccolta delle olive. I frutti sono maturi già dai primi di ottobre, tanto che sono già frequenti i casi di cadute anticipate.
Quest’anno si registra una raccolta discreta sia per quantità che per qualità, colpa delle gelate della scorsa primavera e di una siccità che ha rischiato di compromettere davvero l’intero raccolto. Gli insetti hanno fatto il resto, proliferando un po’ ovunque nonostante i trattamenti e le cure degli agricoltori locali.
Nei Monti Prenestini è San Vito Romano a farla da padrone, dove la coltivazione dell’olivo copre oltre il 60% del territorio comunale, un unicum in tutta la provincia che ha rilanciato negli ultimi anni la produzione dell’olio di qualità biologico.
Sarà un’annata soprattutto cara. Il caro energia pesa anche sui frantoi locali, dove si registra un aumento medio del 30% per la produzione e oltre il 60% per il confezionamento e l’imbottigliamento.
Facile che questo si ripercuoterà sul prezzo del prodotto finito che salirà di almeno un 10%, assicurano le aziende agricole locali. Inoltre la raccolta assorbe dal 50 al 70% e oltre del valore del prodotto, e questo è dovuto al continuo aumento dei costi energetici, per le attrezzature, ma soprattutto a causa del costo della manodopera e della difficoltà di reperimento della medesima.
La valutazione economica delle operazioni di raccolta in un oliveto intensivo (270 piante/ettaro) mostra che i costi della raccolta manuale si aggirano intorno ai 3300 euro/ha.
Grazie alla meccanizzazione è possibile ottenere riduzioni di costo del 40-48% utilizzando attrezzature manuali (agevolatori), 59-72% con scuotitori a tronco e reti a terra, 68-80% con scuotitori a tronco dotati di ombrelli di raccolta; 85-90% con scavallatrici.
Di conseguenza, il costo dell’olio di oliva varia da 4,7-2,7 euro/kg (raccolta manuale) a 0,3-0,5 euro/kg (scavallatrice).