
Poli, nel Giorno della Memoria conferita la cittadinanza onoraria a Liliana Segre
Una rassegna di eventi, promossa e curata dall’Amministrazione Comunale, perché “la storia non si ripeta e la memoria non vada persa”
Gabriel García Márquez scriveva: “La vita non è quella vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”.
Poli, e i suoi cittadini, hanno voluto narrarla con una speciale rassegna di eventi, promossa e curata dall’Amministrazione Comunale, perché “la storia non si ripeta e la memoria non vada persa”.

La presentazione del libro “L’arte nei lager nazisti: memoria, resistenza, sopravvivenza”, della Professoressa universitaria Paola Cintoli, nasce dal desiderio di riconsegnare l’attenzione ai cittadini di una triste parte di storia: l’internamento dei 650.000 militari, catturati dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, deportati e rinchiusi nei lager nazisti, con la qualifica di Internati Militari Italiani, per non aver aderito alla Repubblica di Salò. Un documento, questo della Cintoli, in grado di raccogliere in modo sublime “le vicende umane e la produzione figurativa di quegli artisti, i quali, nello squallore di una condizione degradante, hanno avuto la forza di reagire e sentito l’esigenza di esprimersi per raccontare la loro dolorosa esperienza” ha evidenziato il Prof. Fausto Capalbo, docente universitario esperto di geopolitica ed economia aziendale, durante i lavori del convegno.

Storia e memoria per capire il futuro. Perché “la riflessione sul passato – ha insistito molto su questo punto l’On. Rodolfo Lena, Presidente della Commissione Affari costituzionali della Regione Lazio – è fondamentale per costruire l’identità, individuale e collettiva. Perché domani saremo giudicati dalla storia per ciò che abbiamo, o non abbiamo, costruito oggi”.
La dolcezza del ricordo. Quella dei martiri polesi delle Fosse Ardeatine raccontate dal sociologo Sergio Giubilei. La malinconia per il tempo che passa, con la consapevolezza di non essere condannati alla prigionia del tempo.
Esperienza e ricordo, memoria e reminiscenza. L’esercizio della memoria si fa anche con la voce. Per esempio, con i brani scelti dal libro della Cintoli e fatti rivivere dalle parole evocatrici della regista teatrale Tiziana Colagrossi Segnalini.
Le memorie ad alta voce: quelle delle ragazze che visitarono quei luoghi di morte e di dolore dal 22 al 28 marzo del 2019, le loro testimonianze fotografiche, il loro racconto flebile e commosso.
Memoria e domande che non trovano risposte. I bambini ti guardano e ti interrogano e chiedono, dopo aver visto il cartone “La stella di Andra e Tati”, perché tutto quell’orrore sia accaduto senza che nessuno sia intervenuto, abbia denunciato, senza che nessuno muovesse un dito.

E poi c’è il valore del ricordo. Quello rappresentato dal conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre. “Oggi siamo qui – ha detto il Sindaco di Poli Federico Mariani inaugurando la seduta – per un atto che non può essere derubricato al meramente simbolico, ma che deve rappresentare per tutti noi un imperativo morale categorico perché nessuno oggi può e deve permettersi alcun disimpegno se questo significa indifferenza davanti al male”.
Non facciamoci, pertanto, ingannare dalle persone che provano ad allontanarci dal passato. Non sempre il passato “passa”. “Coltiviamo dunque insieme ai nostri figli – ha concluso il Sindaco – alle generazioni che verranno dopo di noi, il dovere della testimonianza, ricordando il coraggio di chi ha scelto di raccontare con enorme sofferenza l’orrore dei lager, il martirio subito, ma l’ha fatto con l’eguale consapevolezza che quel fardello di dolore doveva essere necessariamente condiviso”.